…PAGLIACCIATA VOLUTA DA MARINO. «Il tema del riconoscimento da parte dello Stato delle unioni tra cittadini e la costituzione di nuclei familiari è una materia troppo seria e complessa per essere banalizzata…
…e ridicolizzata con le pagliacciate alle quali abbiamo assistito ieri con l’approvazione in Campidoglio della delibera sul registro delle unioni civili voluta dal sindaco Marino. Lo ripeto ormai da anni: non compete allo Stato intromettersi nella sfera privata degli uomini e delle donne e codificare le questioni affettive e sessuali di ognuno. Tantomeno è prerogativa dei rappresentanti politici o delle Istituzioni locali autorizzare o proibire “atti d’amore”, come li chiama il sindaco di Roma».
È quanto scrive il presidente di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale, Giorgia Meloni, in un editoriale pubblicato dal quotidiano “Il Tempo”.
«Ma non è di questo che stiamo parlando. La vicenda delle unioni omosessuali non tocca il riconoscimento di “atti d’amore” ma riguarda questioni molto più concrete, che hanno importanti e dirette ripercussioni sui conti pubblici e sul sistema nazionale di welfare: dalla reversibilità della pensione all’accesso ai servizi sociali. Queste sono scelte che non attengono ai Comuni ma devono essere affrontate nell’unica sede competente e deputata a farla: il Parlamento. E sarà proprio in questa sede che Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale ribadirà la sua totale contrarietà alle adozioni gay e si batterà per stabilire un principio: le poche risorse a disposizione dello Stato devono essere indirizzate esclusivamente al sostegno della famiglia tradizionale e della natalità e non devono essere diluite nel sostegno ad altri tipi di unione», conclude il presidente di FdI-An.