“41 anni dalla strage di Ustica: noi non dimentichiamo le 81 vittime e le famiglie che reclamano giustizia e meritano di sapere cosa sia davvero successo il 27 giugno 1980. Bene ha fatto il Presidente Mattarella a ribadire che la Repubblica sente come dovere inderogabile l’impegno per una più completa ricostruzione dei fatti. Per questo rimane prioritaria la desecretazione di tutti gli atti e dei documenti utili a fare luce su una pagina così controversa della nostra storia. Penso ad esempio ai cablogrammi inviati dall’allora capocentro del Sismi a Beirut, Stefano Giovannone, già parzialmente rivelati da inchieste giornalistiche e che sono stati giudicati di assoluta rilevanza per Ustica, anche trasversalmente dai componenti della Commissione Moro 2 che li visionarono. Bisogna fare tutto quello che è necessario per far emergere la verità, storica e oggettiva, su questa strage. Senza pregiudizi o dogmi precostituiti”.