«Finalmente inizia a definirsi una vicenda paradossale che ha visto un teatro pubblico del ’700 sequestrato e occupato per anni, con tanto di adesione e solidarietà da parte di attori, intellettuali e politici. Ora auspichiamo che i responsabili vengano perseguiti anche per i danneggiamenti alla platea e al palcoscenico, certificati dai tecnici della Soprintendenza al momento della riconsegna dell’edificio»
Così dalle colonne del quotidiano Il Tempo, il responsabile della Comunicazione FdI-An, Federico Mollicone, commenta la notizia della chiusura delle indagini da parte della Procura sull’inchiesta giudiziaria partita da un suo esposto e che dovrebbe portare alla richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di 5 delle persone che il 14 giugno del 2011 avevano fatto irruzione nel Valle.
«Abbiamo depositato con il capogruppo Fabio Rampelli un’interrogazione parlamentare a risposta scritta – spiega Mollicone – per chiarire come sia possibile che la Corte dei conti abbia condannato i funzionari del Comune, quando i decisori erano ben altri: Mibact, Prefettura e Segretariato generale».