“La Rai riesuma gli ex Pci in grande spolvero. C’è il figlio di Siciliano, già presidente della Rai con D’Alema presidente del Consiglio, con una cinque giorni su Rai 3 sulle magnifiche sorti e progressive dei ‘matrimoni’ gay proprio nel periodo natalizio, affinché la propaganda omosessuale abbia più chance e c’è Walter Veltroni, già vicepresidente del Consiglio e ministro dei Beni Culturali del primo Governo Prodi con la trasmissione ‘Gli occhi cambiano’. Un programma ideato cannibalizzando da sinistra la storia dell’Italia attraverso la tv. Di questi due autori, prescelti sulla base di una selezione altamente professionale e meritocratica…, non sapevamo nulla: è il loro curriculum che parla…Alla faccia di tante risorse inesplorate che la Rai di Monti, Letta e Renzi non hanno mai selezionato. Siamo offesi, come cittadini contribuenti, di questa girandola di nomi vecchi, usurati, appartenenti all’albero genealogico di occupatori di professione della tv pubblica. Vorremmo tanto che gli occhi che guardassero i cambiamenti della nostra società fossero pescati senza lignaggi ‘aristocratici’. Due nomi troppo importanti per immaginare che per loro valga solo la professionalità. La Rai deve cambiare metodo. Non può pretendere di rappresentare tutti gli italiani, quelli che ogni anno sono costretti a pagare la tassa, per poi dare voce a ideologie stantie e autori faziosi e ‘monorappresentativi’. Vogliamo conoscere i costi di queste trasmissioni, le regole d’ingaggio, i tempi di produzione, le modalità della messa in onda. Vogliamo che la Rai si doti di un meccanismo trasparente di selezione degli autori valido per tutti e che interrompa il passaggio paradossale dal servizio pubblico lottizzato al pensiero unico”.
E’ quanto dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Fabio Rampelli, componente della commissione di Vigilanza della Rai, già primo firmatario di un’interrogazione sul caso Veltroni autore Rai.